TEATRO OFF DOMANI 2012
Compagnia Corte dei Miracoli
presenta
L’importanza di essere Ernesto
di Oscar Wilde
SABATO 24 MARZO – ORE 21.00 – Centro Civico Sandro Pertini via Bologna 38 – Bresso
LA TRAMA
Algernon e Jack sono due amici aristocratici che vivono nella menzogna. Algernon ha creato un personaggio di nome Bunbury, un amico molto malato che gli permette di sfuggire ad eventi mondani con la scusa di andare ad accudirlo. Jack, tutore della giovane Cecily, ha inventato l’esistenza di Ernesto, suo scapestrato fratello e ogni volta che si annoia nella sua tenuta in campagna fugge via, con la scusa di andare a rimediare all’ennesima bravata del fratello immaginario. Jack, che quando fugge in città è conosciuto col nome di Ernesto, ama Gwendolyn, la cui madre, Lady Bracknell, lo rifiuta come pretendente, in quanto orfano senza passato. Algernon, fingendo di essere lo sbandato fratello di Jack, piomba nella sua villa di campagna e si innamora di Cecily, ragazza sognante che ha sempre desiderato fidanzarsi con un uomo che si chiamasse Ernesto. Da qui, inizia una serie di equivoci, scambi di personalità e incastri che rendono la commedia esilarante e avvincente, fino alla sua ironica e lieta conclusione. Nessuno dei due uomini è veramente Ernesto nè.... onesto! (in inglese le due parole si pronunciano allo stesso modo)
RIFLESSIONI
L’umorismo di Wilde è pieno di nonsense, equivoci, ironia, giochi di parole. Quello che rende interessante la commedia sono i protagonisti, due bugiardi abitudinari, conosciuti entrambi col nome di Ernesto. Cecily e Gwendolyn non li avrebbero mai sposati se non si fossero chiamati così. Ed è questo quadretto che rende la commedia ancora più divertente. Da una parte le donne, superficiali, vendicative, passionali, ma anche volubili e dall’altra gli uomini, bugiardi, vittimisti, manipolatori. Un quadretto che attacca con stile le convenzioni del suo tempo, la stupidità delle etichette sociali, la comica ipocrisia dell’alta società, la vacuità che si annida nel romanticismo infantile di alcune adolescenti. Il tutto in una commedia frizzante e briosa, mordace, ma allegra, ironica, ma profonda.
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